Ancora rinviato lo sfratto a Montelupo… e a Empoli.

April 8, 2010

Ancora rinviato lo sfratto a Montelupo… e a Empoli.

Ancora una volta siamo riusciti a rinviare lo sfratto della famiglia
Majiid di Montelupo fiorentino, ancora una volta grazie ad un
determinato picchetto sicurezza. Lo sfratto, per il momento, è stato
spostato al 21 Aprile. Inoltre anche un’altra famiglia residente a
Empoli e facente riferimento allo sportello sociale, oggi ha visto
rinviato il proprio sfratto.
Vogliamo essere chiari, a scanso di equivoci: lo sportello sociale non
ha mai negato, e continua a non negare il diritto della proprietà a
rientrare in possesso dell’immobile. Ci teniamo a sottolinearlo, ma
vogliamo porre l’attenzione, e tutelare, il diritto alla casa di una
famiglia incolpevolmente morosa, una famiglia che, come tante altre nel
nostro territorio, ha perso il reddito a causa della crisi.
Il comune di Montelupo ha proposto alla famiglia, come "soluzioni",
prima un ritorno in Marocco, poi la sua divisione. Sono entrambe delle
"proposte" inaccettabili dal punto di vista umano, e dunque per quanto
ci riguarda anche dal punto di vista politico. La proposta di ritornare
nel paese di
origine ci appare adeguata più alla lega che ad un’amministrazione
che ha aderito ufficialmente alla manifestazione del Primo Marzo contro
il razzismo e per i diritti dei migranti. Non è accettabile nemmeno la
divisione della famiglia: la povertà, per il momento, non è un reato in
Italia; il problema di questa famiglia è soltanto l’impossibilità di
pagare un canone di affitto del mercato privato.
Non capiamo inoltre il ruolo della cosiddetta "sinistra", che conosce
benissimo questa situazione e non ha ancora preso posizione,
all’interno della giunta montelupina. Chiediamo ai suoi rappresentanti
di chiarire almeno adesso la propria idea, se ne hanno una.
Oggi in Italia le problematiche relative agli sfratti e i diritti
negati in materia di abitare sono in realtà nodi che vengono al
pettine: l’abolizione dell’equo-canone attuato con la legge 431/98 e la
conseguente liberalizzazione del mercato degli affitti hanno fatto
schizzare alle stelle i canoni in tutto il Paese. Un recente studio
sulle variazioni dei costi dell’affitto attuato dalla Federconsumatori
dice che i canoni in Italia dal 2001 al 2009 sono aumentati del 72%. Le
percentuali di alloggi popolari rispetto al totale nel nostro Paese
sono i più bassi d’Europa, il 4%: una percentuale minima se confrontata
con il 40% della Francia, il 36% dell’Olanda o il 21% della Gran
Bretagna.
Tutto ciò, nel contesto di crisi epocale che stiamo vivendo da qualche
anno, provoca da un lato l’aumento esponenziale degli sfratti per
morosità (e dei pignoramenti per insolvenza dei mutui), e dall’altro
rende evidente l’inconsistenza e l’inadeguatezza delle politiche
abitative nazionali e locali.
Rinnovando l’invito al comune di Montelupo ad aprire un tavolo di
trattativa serio riguardo la famiglia Majiid, ci preme sottolineare che
la questione abitativa riguarda l’intero circondario, e che delle
politiche adeguate a fronteggiarla non possono che venire da un’azione
condivisa di tutti i comuni. Visto che la sindaca Rossana Mori ha la
delega alle politiche abitative del circondario, la invitiamo ancora
una volta ad aprire un tavolo territoriale a cui siano invitate anche
le parti sociali.
Gli sfratti esecutivi nei nostri comuni  sono decine ogni settimana, la
situazione è talmente critica che per fronteggiarla urgono misure
eccezionali, come il blocco degli sfratti (sia per finita locazione che
per morosità incolpevole). Chiediamo il blocco della svendita del
patrimonio pubblico esistente e la conversione degli immobili sfitti in
alloggi di emergenza per sfrattati e per le famiglie da anni in
graduatorie stantìe: tali interventi nel medio lungo periodo
costerebbero molto meno (un mese in una casa famiglia costa circa 1600
euro senza risolvere il problema), e costituirebbero una reale
soluzione.
Chiediamo la requisizione degli alloggi lasciati vuoti per speculare, e
un reale controllo sul mercato privato degli affitti.
Lo sportello sociale accompagnerà e sosterrà tutte le famiglie e i
precarie, che hanno il problema dell’accesso al diritto alla casa,
nelle loro lotte.

LA CASA E’ UN DIRITTO
GLI SFRATTI SENZA ALTERNATIVA SONO UNA VIOLENZA

 

Comments are closed.