Ci risiamo!

August 27, 2009

RINVIATO SFRATTO A MONTELUPO

Questa mattina  alle ore nove, in una ventina fra attivisti e famiglie
dello sportello sociale di Empoli, abbiamo bloccato lo sfratto della
famiglia marocchina Louarcani a Montelupo Fiorentino. Lo sfratto è
stato rinviato a Giovedì 3 Settembre.

Visti i tempi così stretti che sono stati dati alla famiglia, e la
concreta possibilità che lo sfratto di giovedì prossimo sia eseguito
materialmente, con la forza pubblica, abbiamo deciso di andare in
comune a Montelupo per parlare con l’assessore di competenza, nonché
vicesindaco, Giacomo Tizzanini, chiedendogli di adoperarsi in questo
arco di tempo per trovare una soluzione che garantisca a questa
famiglia (padre, madre e quattro minori) il diritto alla casa o un
passaggio non traumatico da casa a casa.

La risposta dell’assessore è stata molto poco soddisfacente e
preoccupante, in quanto egli ha dichiarato che a Montelupo non è
prevista una procedura di intervento per chi è in emergenza sfratto, e
le uniche strade che l’amministrazione propone sono: o quella di
dividere la famiglia mandando moglie e bambini in un istituto e il
padre in un albergo casa, oppure quella di pagare un eventuale anticipo
per un nuovo contratto d’affitto, che la famiglia deve provvedere ad
individuare (in un mercato in cui la condotta delle agenzie è, come si
è dimostrato, altamente razzista), magari "in un altro comune in cui
gli affitti sono più accessibili", in quanto "a Montelupo, si sa, gli
affitti sono troppo alti per una famiglia così in difficoltà". Queste
risposte ci appaiono inaccettabili e non danno nessuna garanzia di un
futuro dignitoso per la famiglia.

La nostra mediazione con l’amministrazione negli ultimi mesi non ha
portato ad alcunché e non si capisce come mai, visto che Montelupo non
ci risulta un paese ad alta tensione abitativa, se così non fosse
chiediamo all’amministrazione di farlo sapere rendendo pubblici i
numeri e le dimensioni del problema. Oltretutto stiamo parlando di un
comune in cui rifondazione comunista è in giunta, e siamo profondamente
rammaricati di come un assessore come il Rovai che si dichiara
comunista, non  faccia nulla per risolvere la situazione, in maniera
democratica e solidale, ma si appiattisce su posizioni che nulla hanno
a che fare con la tradizione comunista, a lui molto cara. Lo sportello
sociale chiederà a breve, la prossima settimana, un incontro con la
sindaca di Montelupo Rossana Mori, per tentare ancora una volta di
trovare mediando una soluzione adeguata, anche se temporanea.

Inoltre vogliamo denunciare in questa conferenza stampa la situazione
che stiamo vivendo dal punto di vista dell’emergenza abitativa nel
circondario, non solo a Montelupo dunque, a partire da ciò che vediamo
attraverso l’attività dello sportello. Come sportello sociale ci
troveremo di fronte, da oggi ai prossimi due mesi, a più di dieci
sfratti esecutivi, tutti nei comuni del circondario: a Vinci, a San
Miniato, a Montelupo, a Empoli… Avendo ben presente che la quantità
di persone e famiglie sotto sfratto che si rivolge allo sportello è una
piccola parte rispetto a tutte quelle che vivono la stessa situazione,
deduciamo che quelli che noi conosciamo come sfratti in attesa di
esecuzione non sono altro che la punta di un iceberg ben più grande.

Per questo motivo chiediamo alle istituzioni, in particolare al
circondario, di aprire un tavolo per discutere le modalità con cui
affrontare, sia nell’immediato che nel medio-lungo periodo, tutte le
situazioni di sfratto in modo da garantire il diritto alla casa, con
passaggio da casa a casa, a tutti, evitando drammatiche divisioni di
famiglie in difficoltà, inutili regali di denaro pubblico alla rendita
privata e l’espulsione delle fasce sociali più povere dalle città verso
le periferie.

Chiediamo un tavolo che sia a livello di circondario perché sulle
questioni sociali, come è quella che stiamo ancora una volta portando
alla luce, ci sembra opportuno che i comuni più virtuosi aiutino quelli
con meno possibilità. Per quanto ci riguarda siamo, come sempre,
disponibili al dialogo, nell’assunto che per noi la questione dei
diritti è un punto fermo: crisi o non crisi devono essere garantiti a
tutti.

Confidando nella non volontà dell’amministrazione montelupina di
trasformare quello che è un problema sociale in una questione di ordine
pubblico, ribadiamo l’invito all’amministrazione a cercare una
soluzione adeguata e duratura per questa famiglia e diciamo sin da ora
che il giorno Giovedì 3 Settembre, in mancanza di soluzioni alternative
trovate dalle amministrazioni locali saremo ancora qui per un nuovo
determinato picchetto sicurezza, con la solidarietà, anche attiva,
della rete nazionale dei movimenti di lotta per la casa, a partire
dalle realtà a noi più vicine come il movimento di lotta per la casa di
Firenze.

SPORTELLO SOCIALE/Comunità in Resistenza _ Empoli

OrdaPrecaria & COBAS Empoli-valdelsa

MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA _ Firenze 

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